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07/01/2015
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Costo standard: una rivoluzione nei finanziamenti agli atenei
Il Costo Standard per studente in corso è il nuovo metodo di ripartizione dei finanziamenti alle università statali, introdotto dalla riforma Gelmini (legge 240/2010) e adottato per la prima volta quest’anno [1] per allocare una percentuale pari al 20% della quota base del Fondo di Finanziamento Ordinario.
Esso è garantito agli atenei appunto solo in relazione agli studenti in corso, definiti come gli studenti regolarmente iscritti nell’Ateneo da un numero di anni complessivi non superiore alla durata normale del corso frequentato (peso pari a 1), mentre gli studenti iscritti part-time sono considerati in relazione alla maggiore durata normale del loro percorso e con peso pari a 0,5 [2].
Il calcolo del costo standard tiene conto di cinque fattori.
Pubblicato in Documenti di riferimento
Contrassegnato costo standard, FFO, finanziamenti, Studenti, studenti fuoricorso
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Sostegno ai giovani ricercatori precari
Il circolo Giorgio Errera sostiene l’appello dei giovani ricercatori precari che a Pavia e in tutte le città denunciano il grave stato in cui versano le nostre Università.
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Una nota sulle recenti dimissioni di un membro del CdA
Con lo spirito di promuovere azioni che rendano leggibili e comprensibili processi decisionali riguardanti vari settori della vita dell’ateneo e di cui sarebbe importante avere comunicazione e descrizione tempestive ed esaurienti, vogliamo pubblicare questa breve nota. Qualche giorno fa si è saputo delle dimissioni dal CdA del collega Zatti che ha motivato la sua decisione richiamando aspetti di incompatibilità tra il ruolo di membro del CdA e quello che assumerà come rettore del collegio Cairoli.
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Pubblicato in Interventi
Contrassegnato Andrea Zatti, Collegio Cairoli, Consiglio di Amministrazione, dimissioni, Università degli Studi di Pavia
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Breaking News dal CdA: chi si è dimesso e perché
Nella seduta del 28 ottobre del Consiglio di Amministrazione dell’ateneo sono state accolte le dimissioni di Andrea Zatti, offerte per “incompatibilità politica” in seguito all’assunzione dell’incarico di rettore del Collegio Cairoli.
È’ questa la spiegazione dell’invio a tutto l’ateneo della sollecitazione alla candidatura per la procedura di nomina di un membro del Consiglio di Amministrazione per il prossimo anno.
Di seguito riportiamo le motivazioni del collega Zatti che ci ha concesso la pubblicazione.
Pubblicato in Attualità - Eventi
Contrassegnato Andrea Zatti, Collegio Cairoli, Consiglio di Amministrazione, dimissioni, rettore del Collegio Cairoli, Università di Pavia
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“Hanno scelto l’ignoranza” … ma è ora di cambiare
“Hanno scelto l’ignoranza“, è il titolo della lettera che Francesco Sylos Labini ha scritto con altri otto colleghi europei, dalla Spagna e il Portogallo alla Gran Bretagna e alla Francia, e che oggi viene pubblicata in versione ridotta da Nature e per estratto su molte testate, tra le quali Le Monde, The Guardian, El Pais e Repubblica:
Scienziati europei contro i tagli alla ricerca di base: “Scelta l’ignoranza”
Il riferimento è ai «responsabili delle politiche nazionali di un numero crescente di Stati membri dell’Ue». In Italia, i pochi fondi destinati a università e grandi centri di ricerca ormai non bastano neanche per pagare le bollette e gli stipendi, tanto che persino per le spese ordinarie si deve attingere ai fondi per i progetti internazionali. Continua a leggere
Pubblicato in Attualità - Eventi
Contrassegnato Amaya Moro-Martin, El Pais, Francesco Sylos Labini, Hanno scelto l'ignoranza, Le Monde, Nature, Per la Scienza Per la Cultura, Repubblica, Sciences en Marche, The Guardian
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Normale di Pisa nella top 100: dancing in the streets?
“Let me know if there’s any dancing in the streets of Valparaiso, Pisa, Golden or Istanbul“: cosa hanno in comune queste città che Richard Holmes cita nella chiusa del suo ultimo post sul blog University Ranking Watch? Sono tutte sedi di università che secondo Times Higher Education (THE), producono ricerca scientifica di impatto stellare. Infatti, nella classifica citazionale di THE, tutte e quattro si prendono il lusso di battere Oxford che è “solo” 24-esima, mentre Cambridge non entra nemmeno nella top-25. La rivincita degli outsiders? Oppure l’ennesimo problema con un indicatore citazionale raffazzonato che già aveva messo in imbarazzo THE quando nel 2010 Alessandria di Egitto era stata proiettata nell’Olimpo della top 200 grazie all’exploit bibliometrico di un singolo ricercatore che pubblicava a raffica nella rivista (edita da Elsevier) di cui era Editor-in-Chief? Beffardamente, Holmes ci tiene sulle spine e si limita a scrivere: «There will be an explanation in the next post».
Dieci domande sui progetti strategici
Magnifico Rettore,
pensiamo che sia importante descrivere molto bene il percorso che si prevede per il piano strategico di Ateneo. Quali strategie si metteranno in atto per:
a) la riorganizzazione della didattica;
b) il finanziamento della ricerca, includendo quella di base;
c) il funzionamento dei servizi e dell’amministrazione;
d) lo sviluppo logistico;
e) l’integrazione col territorio;
solo per citare alcuni temi.
Recentemente è stata proposta l’iniziativa dei progetti strategici. A questo proposito pensiamo che sia importante chiarire alcuni punti:
1. E’ prevista solo un’assegnazione di nuovi ricercatori oppure anche un finanziamento per attrezzature e funzionamento? Sono previsti assegni di ricerca e con quale procedura di assegnazione?
2. Un ricercatore potrà afferire a più progetti?
3. Quanta rilevanza verrà data alla forza scientifica del progetto e questa come sarà misurata?
4. Come sarà compiuta la selezione dei progetti strategici?
5. Ogni progetto farà capo a una struttura determinata (es.: Dipartimento)?
7. E’ previsto un coordinatore del progetto?
8. Quale sarà la durata dei progetti? I progetti saranno rifinanziabili?
9. Che tipo di meccanismi saranno previsti (se saranno previsti) per la valutazione ex post?
10. Quali sono le scadenze?
Riteniamo che il chiarimento di tutti questi punti sia ineludibile per la preparazione dei progetti stessi.
Infine, ci chiediamo come verrà gestito il senso di marginalizzazione e di esclusione dei docenti che non faranno parte di alcun progetto strategico.
Vittorio Bellotti
Carlo Cinquini
Bice Conti
Ersilia Delorenzi
Silvia Garagna
Elena Giulotto
Raffaella Guglielmann
PierCarlo Mustarelli
Stefano Ramat
Pubblicato in Piano Strategico di Ateneo
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Eccellenza Accademica e Scientifica
di Franco Maloberti
Ho una buona esperienza di sistemi universitari stranieri. Sono stato, anche per lunghi periodi, in varie università nel mondo e ho ripetutamente verificato che l’eccellenza e la fama degli Atenei derivano fondamentalmente da tre elementi: denaro, supporto logistico/amministrativo e riconoscimento e incoraggiamento per il valore accademico e scientifico. Al contrario, il trascurare questi tre elementi, e in particolare gli ultimi due, determina obsolescenza, pur se alcuni “eroi” tentano con determinazione a opporsi all’ineluttabile mediocrità. A proposito di eroi, è doveroso ricordare la frase che Bertold Brecht fa dire a Galileo nella sua “Vita di Galileo” «Sventurato quel popolo che ha bisogno di eroi», dopo la sua umiliante abiura di fronte al tribunale dell’inquisizione. Quella non fu una furba autodifesa ma la constatazione di vivere in un mondo dominato da mediocrità intellettuale: gli eroi moderni, a differenza di quelli antichi, appaiono quando ci sono governi incapaci che portano al declino economico e culturale; gli eroi allora, spinti da una forza morale e fisica, s’impegnano per la sopravvivenza d’idee e principi. Nelle università per l’eccellenza.
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Riflessioni sui piani strategici
di Piercarlo Mustarelli
I progetti strategici devono riflettere le prospettive di ricerca (anche di base) che l’Ateneo ritiene interessanti nel medio termine (3-5 anni). La scelta delle linee di ricerca strategiche dovrebbe contribuire al rafforzamento delle posizioni dell’Ateneo soprattutto rispetto ai seguenti parametri:
1) visibilità e “appetibilità” internazionale (per studenti e ricercatori);
2) ottenimento di fondi europei;
3) produzione di know-how trasferibile all’industria/terziario avanzato.
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