Cari amici aderenti al Circolo Errera,
alla fine dell’anno, quando ci si scambiano gli auguri per l’anno che verrà, si vorrebbe che l’anno che se ne va non fosse passato invano. Perciò ho provato a fare, per tutti noi, una ricapitolazione delle attività del Circolo.
Anche quest’anno la nostra associazione di lavoratori dell’università ha cercato di mantenere vivo un luogo di dialogo e discussione su questioni di interesse specifico dell’Università di Pavia, avendo però sempre in vista la valenza più ampia del nostro impegno, cioè l’impatto culturale e sociale della vita universitaria nella città e nel paese.
Per quanto – inutile sottolinearlo – stiamo vivendo un momento di sfiducia generale non solo nelle istituzioni, ma anche nei modi della convivenza sociale, se guardiamo all’anno trascorso crediamo di poter dire che abbiamo avuto, come Circolo, dei momenti importanti di aggregazione. Citiamo qui in sintesi e cronologicamente i più importanti, e invitiamo a visitare il sito del Circolo, dove si possono trovare link e documenti relativi ai temi più importanti e dibattuti.
– In aprile abbiamo aperto un forum di discussione sulla politica universitaria, con l’intento di facilitare uno scambio di opinioni e incoraggiare analisi, proposte e critiche costruttive. Il link: https://www.circoloerreraunipv.it/wordpress/?page_id=1131.
Questo spazio potrebbe diventare, nelle nostre intenzioni, uno strumento per raccogliere le riflessioni e le proposte di chi, pur essendo interessato a contribuire con un proprio pensiero alla politica universitaria, non trova il modo di farsi ascoltare.
– Sempre in aprile ci siamo incontrati per preparare e analizzare le ragioni della marcia per la scienza, lanciata negli USA, e ripresa in Francia e in Italia con una manifestazione a Roma il 22 aprile, e abbiamo promosso la partecipazione di docenti dell’ateneo, coinvolgendo anche dottorandi e assegnisti. In quell’occasione abbiamo ricevuto da parte di una delegazione di assegnisti un documento molto critico sulla politica nazionale e anche locale sui finanziamenti alla ricerca e la valorizzazione dei giovani ricercatori.
– Nel mese di luglio abbiamo espresso tutto il nostro disappunto, con un articolo su Euroscientist (https://blog.euroscientist.com/3000-euros-for-basic-research-activity-the-latest-action-of-the-italian-ministry-of-university-and-research-miur/), sull’attribuzione per merito di 3000 euro ai docenti universitari da utilizzare per didattica e ricerca. Oggi, a distribuzione avvenuta di questa risorsa, avvilente per la sua entità, la politica messa in campo per l’Università si manifesta in tutta la sua superficialità e sottovalutazione dei rischi. Alcuni docenti hanno ricevuto una risorsa che non servirà certo a realizzare nessun progetto, altri docenti sono stati umiliati perché non considerati nemmeno degni di questo investimento. Si approfondisce il solco tra docenti buoni e cattivi, valutati in gran parte attraverso criteri bibliometrici fuorvianti che sostituiscono, con procedure a basso costo e disumanizzanti, una realistica conoscenza delle qualità che il nostro sistema della formazione e ricerca può oggi mettere in campo, e delle carenze di cui soffre. Docenti umiliati e delusi che vivono una forte competizione interna e che difendono individualmente una dignità professionale continuamente messa in discussione non potranno a lungo garantire il confronto con le università degli altri paesi avanzati.
– Anche sulla base di questi convincimenti, in settembre abbiamo raccolto i dati della partecipazione allo sciopero indetto dal Movimento per la dignità della docenza universitaria nella forma dell’astensione agli esami, partecipazione che a Pavia ha raggiunto il 20%.
– Sempre in settembre, il Circolo ha contribuito ad organizzare un incontro su La strage di Piazza Fontana: giustizia, storia, memoria. Il seminario a più voci è stato un incontro di straordinaria forza e qualità, con interventi di Carlo Arnoldi, presidente dell’associazione Vittime di Piazza Fontana, del magistrato Guido Salvini, giudice istruttore durante il processo sulla strage, degli storici Mirco Dondi e Bruno Ziglioli.
– il 26 ottobre e il 24 novembre, abbiamo organizzato, in collaborazione con i colleghi Pietro Galinetto, membro del CdA dell’Ateneo, Angelo Taglietti e Luigi Profeta, rappresentante degli studenti nel CdA, due incontri nell’ambito del movimento per il riscatto dell’università pubblica (https://riscattouniversitapubblica.org/).
– il 17 e 18 novembre l’iniziativa di un gruppo legato al Circolo, in collaborazione con l’Ateneo, ha offerto una manifestazione importante e molto partecipata, il convegno La frode scientifica, con interventi di alto livello scientifico che hanno toccato i problemi di ambito scientifico-tecnologico e umanistico. Trovate nel sito del Circolo i collegamenti alle video-registrazioni degli interventi.
Cosa ci aspetta nel prossimo anno e che ruolo può svolgere il Circolo.
Ci si avvicina rapidamente alle elezioni politiche, e purtroppo immaginiamo che la discussione sulla politica per l’Università non sarà affrontata con la competenza e l’impegno che sarebbero necessarie per un tema cosi cruciale per la vita del paese, ma che, ahimè, ha una caratteristica che lo rende indigesto: è un tema complesso, che va studiato in quanto tale, e che probabilmente richiederebbe un approccio trasversale a tutti i partiti. Quanto spazio avrà la politica per l‘Università, nel confronto tra i partiti? Crediamo che anche localmente il Circolo potrà porre questo tema all’attenzione dei futuri candidati e invitarli a un confronto aperto e approfondito.
Il prossimo anno ci si avvia alla conclusione di questo ciclo rettorale, e sarà necessariamente un anno di bilanci su come il volto del nostro ateneo è cambiato in questi anni, considerando le istanze che nascevano dall’interno e le pressioni esterne. Un lavoro di analisi che sarà indispensabile, se si vuole tracciare un progetto per il futuro che coinvolga tutti coloro che lavorano nella comunità accademica, nel rispetto dei rispettivi diritti e responsabilità. Il Circolo potrà aprire momenti di confronto di interesse generale che si sviluppino su punti critici in cui le visioni possono essere molto diverse. Proprio sui punti critici dovrà manifestarsi al meglio la qualità della nostro impegno di studio, confronto e onestà intellettuale.
Citiamo a questo proposito il tema della “valutazione” che sta penetrando potentemente il nostro sistema. Fermo restando che riteniamo importante la valutazione, dobbiamo trovare un modo condiviso per affrontare questo tema, rifiutando gli effetti distruttivi di un sistema basato esclusivamente sui numeri o sulla classificazione delle sedi di pubblicazione. Sarà necessario studiare e proporre metodi alternativi che consentano di valutare il merito delle persone e di riacquistare il credito sociale su cui deve fondarsi il nostro lavoro.
Il mio auspicio per il prossimo anno è che Il Circolo possa dare un contributo positivo alla discussione di questi e altri temi cruciali, grazie all’impegno e alla partecipazione generosa di tutti.
Cari saluti e auguri a tutti,
Silvana Borutti