La redazione del Circolo Errera ha letto il messaggio che il Rettore ha inviato ieri alla comunità accademica, e ne ha inteso le motivazioni. Nel ribadire le ragioni di profondo disagio che hanno motivato la posizione assunta sul programma dell’inaugurazione dell’anno accademico, cerimonia che va a nostro parere interpretata non come un semplice dibattito e occasione di apertura alle varie opinioni, ma come un momento alto illustrato da personalità della cultura e della ricerca (ospiti d’onore, ospiti che sono tali honoris causa, appunto, cioè portatori di valori assoluti proposti alla nostra condivisione), ritiene che questa situazione critica e di evidente distanza che si è creata tra le varie componenti accademiche vada affrontata con un atteggiamento il più possibile sobrio e comunque rispettoso nei riguardi di tutte le persone coinvolte.
In momenti di crisi come questi, in cui emergono divisioni anche forti su questioni fondamentali che riguardano i rapporti tra le diverse istituzioni, la valorizzazione del dialogo libero e franco all’interno dell’Ateneo e la difesa dell’autonomia delle Università dal potere politico possono essere occasione di crescita, se si accompagnano a successivi momenti di riflessione collettiva. Crediamo sinceramente che un’occasione di confronto sereno sulle questioni che l’attualità di questi giorni ha fatto emergere possa essere programmata in tempi brevi in Ateneo, e siamo fiduciosi che il Rettore potrà accogliere con favore questa proposta.