Durante la serata le relatrici parleranno dei meccanismi di determinazione del fenotipo sessuale, delle principali cause genetiche delle sue alterazioni e dell’organizzazione dell’identità di genere indipendente dalla realtà anatomica del soggetto.
Verranno affrontati i seguenti argomenti:
Silvia Garagna
Lo sviluppo anatomico di tipo maschile o femminile è determinato da una varietà di fattori che possono essere sia ambientali che cromosomici. Nella nostra specie, è la presenza del cromosoma Y, e su di esso il gene SRY, che, durante la vita fetale, indirizza verso il differenziamento del testicolo. In seguito a questo, saranno gli ormoni che contribuiranno all’acquisizione del fenotipo maschile.
Elena Rossi
Le differenze nello sviluppo sessuale (DSD) riguardano condizioni congenite nelle quali lo sviluppo del sesso cromosomico, gonadico o fenotipico è alterato. Ad ogni stadio del complesso processo dello sviluppo sessuale può verificarsi un’anomalia della differenziazione sessuale, che può condurre a vari gradi di genitali atipici fino ad una completa inversione del sesso fenotipico rispetto a quello cromosomico. E’ fondamentale un iter diagnostico specifico e un approccio multidisciplinare nei pazienti DSD.
Vanna Berlincioni
L’organizzazione dell’identità di genere ha ragioni complesse, legate all’interazione di fattori genetici, biologici, familiari, psicologici e sociali che incidono in maniera variabile sullo sviluppo del soggetto. In alcuni casi questo conduce alla condizione di estraneità nei confronti del proprio corpo la cui realtà anatomica non coincide con la percezione soggettiva nel mondo interno. L’esplorazione e la comprensione di questa “stranierità” (M. Verduci, C. Monge) rappresenta una sfida del massimo interesse per le scienze sociali e psicologiche contemporanee.