“Hanno scelto l’ignoranza“, è il titolo della lettera che Francesco Sylos Labini ha scritto con altri otto colleghi europei, dalla Spagna e il Portogallo alla Gran Bretagna e alla Francia, e che oggi viene pubblicata in versione ridotta da Nature e per estratto su molte testate, tra le quali Le Monde, The Guardian, El Pais e Repubblica:
Scienziati europei contro i tagli alla ricerca di base: “Scelta l’ignoranza”
Il riferimento è ai «responsabili delle politiche nazionali di un numero crescente di Stati membri dell’Ue». In Italia, i pochi fondi destinati a università e grandi centri di ricerca ormai non bastano neanche per pagare le bollette e gli stipendi, tanto che persino per le spese ordinarie si deve attingere ai fondi per i progetti internazionali.
La lettera è stata segnalata anche su Nature con un titolo è eloquente: “A call to those who care about Europe’s science“. Una dei nove firmatari, Amaya Moro-Martin, spiega
These protests will reach a symbolic climax next week, with events planned in several European capitals, including the arrival in Paris of cycling French scientists involved in the Sciences en Marche campaign.To mark this week of action and to highlight the need for a rethink on cuts, I and colleagues from across Europe have drafted an open letter to national governments and the European Parliament and Commission. We encourage Nature’s readers, as scientists and citizens who care about the future of research in Europe, to sign it here: openletter.euroscience.org.
La mobilitazione italiana, che ha preso il nome “Per la Scienza Per la Cultura” (qui trovate il logo che potrete diffondere ove opportuno), invita tutti coloro che hanno a cuore il futuro della ricerca, dell’istruzione e della cultura a diffondere l’appello divulgandone le ragioni, riassunte nelle slides scaricabili dal sito di roars.it:
Per la Scienza per la Cultura: Le Slides [Versione 2.0]
Download diretto della versione lunga qui .
Download diretto della versione breve qui .
In Italia, le iniziative “Per la Scienza e la Cultura” che coinvolgerà i diversi paesi europei, sono iniziate il 26 settembre, nell’ambio della Notte Europea dei Ricercatori, stanno proseguendo con incontri nelle università durante il mese di ottobre e si concluderanno il 18 ottobre con una manifestazione a Roma in Piazza del Pantheon.
Per quanto riguarda il nostro ateneo, inviterei tutti a parlarne con colleghi e studenti, proiettando eventualmente le slides che fotografano con fatti, dati e statistiche la disastrosa china su cui stanno rapidamente scivolando l’università e la ricerca italiane.
Chi vuole aderire all’iniziativa può firmare sul sito di Euroscience, all’indirizzo
Possono aderire anche le organizzazioni:
http://openletter.euroscience.org/endorsing-organisations/
Avrebbe un grande valore simbolico convincere le proprie società scientifiche ed i propri dipartimenti ad aderire all’appello, esercitando inoltre ogni pressione possibile affinché aderisca anche l’intero ateneo di Pavia.
Hanno scelto l’ignoranza … ma è ora di cambiare